I composti bahuvrīhi delle antiche lingue germaniche
Analisi morfologica e semantica
Caterina Saracco
Università di Genova
L’obiettivo di questo volume è lo studio morfologico e semantico del composto bahuvrīhi nelle antiche lingue germaniche orientali e occidentali, impiegando un approccio cognitivo. Questo framework aiuta a comprendere sia i meccanismi che rendono possibile la costruzione di tale composto, sia i meccanismi che contribuiscono alla creazione del suo significato. Per fare questo, dopo aver discusso circa il valore dell’endocentricità ed esocentricità in composizione, ci si focalizza sui composti bahuvrīhi in gotico, antico alto tedesco, antico sassone, antico frisone e anglosassone che presentano una struttura morfologica [A+N], [N+N] e [Num+N].
Lo spoglio delle fonti ha consentito di raggruppare 587 bahuvrīhi. A differenza delle lingue germaniche moderne in cui compaiono solo bahuvrīhi nominali, in passato questo composto era prevalentemente aggettivale e ne esistevano tre tipi: il lineare, l’esteso e il tipo invertito.
Oltre a descrizioni più formali delle strutture morfologiche che concorrono alla formazione dei bahuvrīhi in queste lingue, si sono utilizzati anche modelli di rappresentazione morfologica propri della linguistica cognitiva. Viene data attenzione anche all’aspetto semantico, in particolare al motivo per cui molti dei bahuvrīhi delle lingue germaniche antiche possiedono una certa opacità semantica. La teoria della metafora e della metonimia concettuali spiegano la ragione di tali “devianze” semantiche.
ISBN 9783969390009 (Hardbound). LINCOM Studies in Germanic Linguistics 31. 202pp. 2020.