LSIEL 38: Nomi deverbali nel continuum nome/verbo: il caso del greco antico

Référence: ISBN 9783862883141
97,30


Nomi deverbali nel continuum nome/verbo: il caso del greco antico

Germana Olga Civilleri
Università degli Studi Roma Tre

Questo lavoro si propone di analizzare le strategie di derivazione di nomi da basi predicative – chiamati per semplicità “nomi deverbali” – nel greco antico, nel duplice intento di associare ad ognuna di queste uno specifico valore semantico (laddove esistente) e di sistematizzarle all’interno di un quadro coerente sulla base di parametri determinati. L’uso di uno specifico corpus ha consentito di delineare un quadro più chiaro delle relazioni tra i suffissi (differenze nel grado di produttività, opposizioni, distribuzioni complementari, sovrapposizioni). In virtù della sua ricchezza morfologica, inoltre, il greco antico costituisce un campo privilegiato per studiare i nomi deverbali, offrendo un ampio spettro di fenomeni: strategie concatenative e introflessive, produttive e non, semanticamente trasparenti e opache.

Del resto, questa ricerca colma una lacuna nella letteratura sull’argomento, nel campo specifico del greco antico. La fondamentale monografia di Chantraine ([1933] 1979), in effetti, offre una panoramica della formazione dei nomi in greco antico, senza approfondire nessuna categoria. Benveniste (1948) si concentra solo su pochi suffissi, peraltro in una prospettiva indoeuropeistica classica. Altri lavori più o meno recenti riguardano specifici suffissi o gruppi di suffissi. Ma manca una visione d’insieme delle varie regole di derivazione. Inoltre molti dei lavori sui singoli suffissi hanno lo scopo di inserire i casi specifici nel quadro della ricostruzione dell’indoeuropeo; questo lavoro, invece, prescinde dalle questioni comparatistiche classiche, studiando il greco in prospettiva sincronica.

ISBN 9783862883141. LINCOM Studies in Indo-European Linguistics 38. 249pp. 2012.

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